First Drops: In passato molte persone hanno scritto su di te in occasione di mostre, interviste, recensioni…. Qual è la descrizione più efficace che è stata fornita del tuo lavoro?
Simone Crestani: In un’intervista di qualche anno fa hanno scritto: “Crestani fa del proprio lavoro un’arte di primissimo livello, cesellata con la creatività di quelle menti che a tante spiegazioni concettuali preferiscono il linguaggio silenzioso delle opere.” Mi piace molto questa frase…
PE: Che cosa ti ha spinto a dedicarti all’arte del vetro e che cosa rappresenta per te?
SC: In realtà il mio primo incontro con il vetro è stato abbastanza casuale. E’ stato il successivo innamoramento che mi ha portato a dedicargli tutto me stesso. Il vetro per me rappresenta una certezza. Sono infatti certo di non voler fare niente altro nella mia vita.
PE: Quali aspetti dei tuo lavoro ami maggiormente?
SC: La libertà! Poter decidere in mio tempo per me è cosa impagabile.
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Il vetro per me rappresenta una certezza. Sono infatti certo di non voler fare niente altro nella mia vita.
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PE: Le difficoltà che incontri?
SC: Vivere come artista non è certo facile oggigiorno, specialmente in Italia dove non è nemmeno riconosciuto come un lavoro.
PE: Quali sono i temi che ispirano la tua ricerca artistica? In che modo li sviluppi o cambiano nel tempo?
SC: Amo la natura e le cose belle! Tutto il mio lavoro si ispira a forme naturali, forme che rielaboro e ripropongo in uno stile personale, elegante e poetico. Certo, lo stile muta ed evolve nel tempo ma io cerco di mantenere un filo conduttore, un linguaggio che sia autentico e riconoscibile.
PE: È importante per te creare con le tue mani le opere che progetti? Affideresti la loro realizzazione ad altre persone?
SC: Importantissimo. Credo che solo realizzando le opere di persona si possa dare loro quel qualcosa in più!
PE: Quali sono le mostre o i progetti del passato che ti hanno dato maggiore gratificazione?
SC: La prima mostra a Parigi nel 2011, perché e quella che ha segnato l’inizio del mio percorso. Ero giovane e inesperto, trovarmi catapultato in quell’ambiente è stato molto emozionante.
PE: E le prossime mostre in programma?
SC: In programma c’è un’importante mostra, ancora a Parigi, verso la fine del 2015.
PE: Ti piace lavorare su richiesta o in base a un progetto predeterminato?
SC: Si, mi piace sviluppare progetti su richiesta ma non molto realizzare progetti altrui.
PE: In che modo ti piace relazionarti con i clienti?
SC: Mi piace proporre le mie idee quando sono già ben definite. Per me è molto importante mantenere il mio stile e non avere “contaminazioni”.
PE: Il tuo sogno per il futuro?
SC: Che continui così!!!