Shibori è una parola giapponese che indica una tecnica di decorazione dei tessuti molto antica, conosciuta in America come Tie and Dye, in India come Plangi e in Italia come Maltinto.

Consiste nell’annodare i tessuti  o legarli con delle corde prima di immergerli nella tintura, in modo da preservare alcune parti del tessuto dalla colorazione.

Per ottenere motivi decorativi geometrici, i tessuti possono venire ripiegati più volte su se stessi, oppure legati attorno a bastoni di legno o annodati attorno a oggetti di piccole dimensioni. In questo modo, l’alternanza regolare di zone bianche e zone colorate crea un pattern ordinato ed elegante.

Lo shibori tradizionale predilige le sfumature dell’indaco: dal blu chiaro a quello intenso su sfondo bianco, che solo l’indaco naturale può produrre, grazie ad un processo di produzione del colore che permette di realizzare tonalità di grande impatto estetico.

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Shibori, particolare di un tessuto
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Tecnica dello shibori, particolare
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Tecnica dello shibori, lavorazione
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Tecnica dello shibori, particolare

La tecnica dello Shibori si diffuse dalla Cina in Giappone 1300 anni fa, e conobbe il periodo di massimo splendore durante l’era Edo (1608 – 1868). Originariamente, fu una tecnica riservata ai poveri, che non potendo permettersi l’acquisto di costosi capi in seta o cotone, usavano ritingere i vecchi tessuti per dare l’apparenza che fossero nuovi. Durante la relativa pace e serenità del periodo Edo, in Giappone rifiorirono le arti, e si diffusero molteplici tecniche e tradizioni locali. Lo shibori si sviluppò in due direzioni diverse: da un lato, come tecnica artistica di decorazione dei kimoni in seta destinati all’alta società, dall’altro come arte popolare fortemente caratterizzata di regione in regione.

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Kimono decorato con tecnica dello shibori

La più celebre località giapponese per la produzione di tessuti Shibori è la cittadina di Arimatsu, dove tradizionalmente venivano tinti i preziosi kimoni per i nobili di Kyoto. Durante il secolo scorso, a causa della diminuzione della domanda di kimoni e della tintura industriale dei tessuti, gli artisti artigiani di Arimatsu hanno conosciuto un periodo di grave crisi, in cui, per far fronte alla concorrenza della produzione industriale,  per alcuni anni hanno dovuto utilizzare tessuti sintetici e macchinari.

Grazie al rinnovato interesse per i prodotti di alta qualità e le tecniche tradizionali, negli ultimi decenni gli artigiani di Arimatsu sono tornati a utilizzare la seta e a produrre manualmente i loro tessuti. Al giorno d’oggi, la maggior parte degli artigiani di Arimatsu lavora nelle stesse case dove i propri antenati hanno lavorato per 400 anni producendo tessuti Shibori, rendendo Arimatsu un vero e proprio  tesoro artistico e architettonico del Giappone.

Largamente usata sin dai tempi antichi in Asia, Africa e centro America, in voga in Europa sin dagli anni ’70, la tecnica dello Shibori viene attualmente adottata nel campo della moda grazie a famosi stilisti e designer che ne hanno apprezzato il grande potenziale per la creazione di abiti ed oggetti ricercati. Le crescenti comunità di appassionati e le reti di produttori sostengono quotidianamente quest’arte, permettendole, dopo tanti secoli, di sopravvivere e rifiorire.

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Shibori sulle passerelle parigine
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Shibori sulle passerelle parigine